#316 Cento emergenze trasporto pubblico, sanità, rifiuti, casa, da una parte; e cento dichiarazioni sulla Roma del futuro dall'altra.
Sveja diventa grande. Siamo diventati un’associazione, abbiamo un iban e un bancomat. Vi aggiorneremo su quello che faremo ma per adesso ci piacerebbe anche solo ringraziare tutt* quell* che ci seguono tutti i giorni, o anche un giorno sì e un giorno no. Ecco la rassegna di oggi:
La situazione di Roma sembra sempre in bilico tra un'emergenza e un declino sempre più consistenti e la speranza di un'inversione di rotta determinata da investimenti strutturali sia in città che in regione, possibili grazie ai soldi dei fondi ordinari, di quelli del Pnrr, del Giubileo, e magari anche di quelli dell'Expo 2030.
Così se le file per i taxi diventano ogni giorni più chilometriche, aumentano anche gli annunci sui lavori della metro C; se l'emergenza abitativa cresce al ritmo dei turisti che invadono gli airbnb le occupazioni vengono sgomberate nel giro di poche ore; se ricordiamo le lotte per il diritto all'aborto di 45 anni fa, oggi ci ritroviamo a avere a che fare con i cimiteri dei feti; se ancora non sappiamo quasi nulla sul destino di Emanuela Orlandi dopo più di 40, non mancano però le dichiarazioni dei procuratori...
Così a Roma il tempo politico passa sempre molto lentamente, i fantasmi politici ritornano e le promesse del futuro lasciano più scetticismo che speranze.